Nel corso della Microsoft Build 2017, il gigante di Redmond ha mostrato il primo sistema mobile in grado di eseguire Windows 10 pur essendo dotato di un processore ARM, coincidente, in questo caso, con lo Snapdragon 835 di Qualcomm. Con questa demo tecnologica Microsoft ha sostanzialmente tenuto fede a quanto anticipato, sempre in collaborazione con Qualcomm, nel corso del mese di dicembre dello scorso anno.

La realizzazione di un simile scenario, che MS descrive sintenticamente come "Windows 10 su ARM", richiede, oltre a una configurazione hardware incentrata su una CPU ARM, che Windows 10 sia dotato di una feature (in estrema sintesi, un emulatore x86) che verrà rilasciata agli utenti in corrispondenza dell'aggiornamento Redstone 3 denominato dal marketing Fall Creators Update.

Il filmato pubblicato da Microsoft pone in evidenza non soltanto che la configurazione hardware ARM esegue Windows 10 ma anche che essa è in grado di supportare l'installazione e l'esecuzione di app x86 scaricate dal Windows Store o da siti esterni, come esemplificato utilizzando l'applicazione 7-Zip. Ed è quindi evidente che una simile tecnologia renderà possibile eseguire su uno smartphone tutte le applicazioni x86 disponibili senza alcun intervento da parte degli sviluppatori.

La soluzione per l'emulazione dell'hardware x86 impiegata in questo ambito rappresenta una estensione del layer WoW64 (Windows 32-bit on Windows 64-bit) che Microsoft ha introdotto da diversi anni per rendere possibile l'esecuzione del software scritto per i Sistemi Operativi Windows a 32-bit con i Sistemi Operativi Windows a 64-bit.

I primi dispositivi commerciali con chip ARM e OS Windows 10 sono attesi sul mercato entro fine anno.

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